Protezione internazionale 2015, le rotte verso l’Europa

In tutto il 2014, la via del cosiddetto Mediterraneo centrale, che va dalle coste della Libia a quelle italiane, ha rappresentato soprattutto per le persone in fuga dall’Africa e dal Medio Oriente la principale rotta verso l’Europa (più di 170.000 migranti hanno raggiunto la sola Italia, 4 volte di più di quello che avveniva nel 2008).
Nel 2015 invece questi arrivi hanno coinvolto ancor più massicciamente tutta l’area del Mediterraneo (centrale, orientale e occidentale), arrivando a 411.567 (dato al 14.09.2015) e riguardando in misura signifi cativa non solo l’Italia, ma anche e soprattutto la Grecia.

In particolare, quest’ultima ha registrato 288.020 arrivi, a fronte dei 121.500 dell’Italia. Mentre la rotta del mediterraneo occidentale ha registrato a fi ne di luglio 2015 appena 1.953 arrivi in Spagna, soprattutto di algerini, ivoriani, camerunensi, guineani. Tra le principali nazionalita’ arrivate in Europa: siriani (51%), afgani (14%), eritrei (8%), nigeriani (4%), somali (3%), pakistani (3%) iracheni (3%). Le rotte marittime non sono le uniche attraversate: la cronaca delle ultime settimane ha drammaticamente evidenziato come dopo gli arrivi via mare il viaggio dei migranti prosegua via terra attraverso la rotta dei balcani occidentali. Il numero delle persone che ha attraversato le frontiere di questa area aveva già raggiunto il picco nel 2014 (43.360, più del doppio dell’anno precedente, soprattutto kosovari che hanno attraversato il confi ne serbo-ungherese). Ma nel 2015 questa rotta è stata protagonista di una serie di vicende che hanno riguardato i paesi che ne sono attraversati, come la Macedonia, la Serbia,l’Ungheria, e che hanno registrato un fl usso di persone sensibilmente più grande, in transito dalla Grecia verso i paesi del nord Europa, Germania in primis. Secondo l’Agenzia Frontex, infatti da gennaio a luglio 2015, oltre 102.000 persone hanno percorso tale rotta, quasi equamente ripartiti fra siriani, afghani e kosovari.

Scarica qui il Rapporto Protezione internazionale in Italia 2015